COME GESTIRE LA STANCHEZZA FISICA E MENTALE

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Come gestire la stanchezza? Come imparare a trovare l’equilibrio tra i mille impegni della vita quotidiana e il nostro bisogno di riposo, tranquillità e relax? Bisogna innanzi tutto imparare a riconoscere quando siamo stanchi attraverso quello che il nostro corpo ci comunica. Imparare a gestire la stanchezza significa diventare consapevoli delle diverse forme in cui il nostro corpo ci invita al riposo e orientare i nostri comportamenti verso una vita maggiormente in equilibrio tra i nostri bisogni e le mille richieste della vita quotidiana.

Come gestire la stanchezza fisica e mentale

La stanchezza è presente nella vita di tutti noi. Eppure viviamo nella società del “siamo sempre stanchi o non siamo mai stanchi”. Nella nostra vita si combinano mille intrecci fra sensazioni fisiche e i più strani stili di vita. Ad esempio ci creiamo mille impegni salvo poi lamentarci che siamo stanchi e senza forze. Stiamo in piedi fino a tardi perché “la vita comincia dopo il lavoro” e ci lamentiamo il giorno dopo del sonno mattutino e così via. In breve la stanchezza fisica e mentale è una componente presente nella nostra società occidentale.

La stanchezza è uno stato psicofisico conseguente a uno sforzo o, in senso più generale, conseguente a uno stress fisico o mentale. Oggi stiamo vivendo un’epidemia di stanchezza semplicemente perché questa non rientra più nei nostri interessi. Pensiamo di dover essere sempre pronti e performanti al 100% ad ogni ora del giorno e della notte. Se sentiamo di essere stanchi ci sentiamo in colpa o al contrario ci sentiamo sopraffatti dal più piccolo impegno, perché non sappiamo dare priorità agli impegni.

Effetti psicologici della stanchezza

Il problema più grande è che, anche chi non si sente stanco, è soggetto a questo problema ma semplicemente non lo sa. La stanchezza è infatti conseguenza di processi fisici e chimici di cui spesso siamo inconsapevoli. Abituati come siamo a fare, fare e fare sempre di più, tante volte siamo stanchi ma nemmeno ce ne accorgiamo. Rispetto a questo, l’interesse della psicologia è rivolto agli effetti psicologici e comportamentali dell’essere stanchi.

Quando siamo stanchi potremmo accorgercene in quanto siamo più inclini a sperimentare una serie di sensazioni psicologiche sgradevoli tipo:

  • rabbia
  • irritabilità
  • angoscia
  • depressione
  • insicurezza

Quando siamo stanchi infatti siamo più inclini a perdere la pazienza, a sperimentare frustrazione e fastidio verso le piccole vicende quotidiane. Potremmo accorgerci, ad esempio, di arrabbiarci con un nostro collega per una sciocchezza oppure perdere la calma per piccole frustrazioni come rimanere imbottigliato nel traffico oppure se non troviamo un oggetto in casa.

Perchè siamo sempre stanchi?

Si può dire che la stanchezza sia ormai la condizione comune dell’uomo. Da una parte la vita, con le sue richieste e i suoi ritmi porta a perdere energie. La vita occidentale soprattutto, coi suoi ritmi frenetici, è dura e sentirsi stanchi o sopraffatti dagli impegni è quasi una condizione normale per tutti. A volte la sensazione di essere senza forze può essere causata da problematiche mediche, ad esempio l’anemia. Altre volte la sensazione soggettiva di perdita delle energie può essere causata da problemi di natura psicologica come un forte stato d’ansia o forme depressive.

Ma le cause della stanchezza fisica e mentale più comuni sono collegate semplicemente alla vita e ai suoi ritmi. Non è possibile vivere la nostra esistenza senza stancarci in qualche modo e senza consumare energie. Il problema di una stanchezza eccessiva si manifesta però quando non gestiamo adeguatamente le nostre energie. Tanti di noi non si preoccupano della stanchezza che provano semplicemente perchè pensano di non poterci fare niente (“Devo per forza lavorare, dovrò pur mangiare!”) oppure perché non se ne accorgono (“Non sono stanco!”).

Stanchezza fisica e mentale

Diventare consapevoli delle reazioni del nostro corpo e del funzionamento della nostra mente ci può consentire di cogliere i più piccoli segnali di calo delle energie. Soprattutto quelli che tendiamo a filtrare, a non sentire, che ci portano poi, nel lungo periodo, a sperimentare stati di stanchezza profonda o cronica.

Come gestire la stanchezza

Come gestire la stanchezza fisica e mentale? Innanzi tutto è importante non scinderle ma preoccuparsi di entrambe contemporaneamente, infatti il corpo è il mezzo in cui si muove la mente. Se il corpo non è in forma la mente ne risente. E viceversa, se la mente è affaticata da pensieri, rimuginazioni o preoccupazioni a lungo andare il corpo ne risentirà.

Per gestire la stanchezza è inoltre necessario sentirla. Se ci siamo “allenati” a non sentirla, ad anestetizzarla, potremmo essere diventati insensibili ai segnali corporei che la comunicano. Riprendere contatto con questi segnali è quindi un primo passo per iniziare a prendersi cura di se e della propria stanchezza.

A questo scopo risulta importante riconoscere la differenza tra stanchezza sottile e stanchezza grossolana. Se la stanchezza grossolana è più semplice da percepire e, in genere, facilmente arriva a consapevolezza così non è per la stanchezza sottile. La stanchezza sottile è una forma più lieve di stanchezza psicofisica che non raggiunge la soglia della piena consapevolezza. Non toglie energia al corpo, per cui ci si sente attivi fisicamente, ma ci rende più propensi a sperimentare rabbia, ansia e frustrazione.

Gestire la stanchezza attraverso la mindfulness

In particolare per riconoscere i primi segnali della stanchezza sottile una pratica utile è rappresentata dalla mindfulness. La mindfulness è una pratica di meditazione orientale che si è dimostrata utile nella gestione di diversi disagi psicologici tra cui la fatica e il dolore cronici. E può essere efficacemente utilizzata anche per riconoscere i segnali della stanchezza sottile.

La mindfulness, strumento utilizzato per aiutare la mente a stare nel qui ed ora, è utile a riconoscere i segnali che arrivano dal nostro corpo e dalla nostra mente. La mindfulness, come fosse una lente di ingrandimento, ci aiuta a diventare consapevoli dei messaggi, anche minimi, che la nostra mente e il nostro corpo ci mandano. Riconoscere questi segnali e identificare strategie per rispondere alla stanchezza, aiutano a gestire le energie fisiche che mentali in modo ottimale.

Presso il poliambulatorio dell’Ospedale Maria Luigia è attivo un centro per la pratica settimanale della mindfulness. Ogni settimana vengono proposte meditazioni aperte a tutti, esperti e principianti, in un contesto di gruppo proprio per favorire la condivisione. Vengono inoltre proposti periodicamente dei percorsi specifici per coloro che desiderano avvicinarsi alla pratica della mindfulness guidati da psicologi esperti.

Autore

dott. Paolo Artoni: Paolo Artoni è Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica presso l'Ospedale Maria Luigia