Depressione nell’anziano: studio di efficacia sul trattamento proposto dall’Ospedale Maria Luigia di Parma
DOI: 10.13140/RG.2.2.20968.60168
Anno di pubblicazione: 2017
Introduzione
Lo studio si propone di valutare l’efficacia di un trattamento integrato, proposto dall’Ospedale Maria Luigia, ai pazienti in età geriatrica con disturbi dell’umore, e di indagare quali variabili, tra quelle raccolte, siano maggiormente implicate nell’eventuale miglioramento dei pazienti.
Tra queste variabili, oltre quelle demografiche e specificatamente cliniche, è stata valutata la frequenza di partecipazione ai gruppi di riabilitazione, al fine di valutare quali siano i fattori che determinano l’eventuale miglioramento clinico dei pazienti presi in esame.
L’intervento proposto e oggetto di questo studio si compone di una triade di trattamenti non farmacologici: stimolazione cognitiva, gruppi depressione e psicomotricità.
Tutte le attività sono proposte in un setting di gruppo e si affiancano alla terapia farmacologica. Il protocollo promuove l’integrazione dei tre diversi gruppi che agiscono su livelli differenti (cognitivo, affettivo e corporeo) ma con l’obiettivo del miglioramento del tono dell’umore.
Metodi
Sono stati reclutati per lo studio 37 pazienti ricoverati presso il reparto di Neuropsicogeriatria dell’Ospedale Maria Luigia con diagnosi di disturbo dell’umore. Gli stessi hanno quindi partecipato al trattamento riabilitativo integrato articolato nelle seguenti attività settimanali:
- 2 sedute di stimolazione cognitiva,
- 3 gruppi psico-educativi per la depressione
- 3 sedute di psicomotricità.
Per valutare gli eventuali miglioramenti sono stati utilizzati i seguenti questionari psicometrici che sono stati somministrati all’ingresso e alla dimissione del paziente dalla struttura:
- Barthel Index (BI),
- Geriatric Depression Scale (GDS)
- Mini Mental State Examination (MMSE)
La variabile “frequenza di partecipazione” è stata così categorizzata: frequenza “scarsa” (0<x< 0,4), frequenza “sufficiente” (0,4≤x<0,7) e frequenza “buona” (x≥0,7). Gli strumenti statistici utilizzati sono stati l’analisi della varianza (per valutare l’eventuale efficacia del trattamento) e lo Structured Equation Modeling (per definire le variabili che potrebbero essere associate all’esito del trattamento)
Risultati
Nella Tabella A sono descritte le medie (all’ingresso e all’uscita) relative ai questionari psicometrici somministrati che hanno permesso la definizione dei seguenti variabili Δ:
- BI=5,32;
- GDS=-11,30;
- MMSE=2.
L’analisi della varianza tra la frequenza partecipazione ai gruppi e i Δ medi dei questionari evidenzia due significatività statistiche relative alla GDS (F=32.93; gl=2; p<0,0001) e al MMSE (F=5.16; gl=2; p=0,01) (Tabella B). L’analisi dello Structured Equatio Modeling (Tabella C) ci permette di ipotizzare due associazioni: all’aumentare della frequenza di partecipazione si assiste ad un incremento del ΔMMSE (rapporto di 1:1,92) e delΔGDS (1: 18,57).
Conclusioni
Lo studio presenta alcuni limiti: la limitatezza del campione e l’assenza di un gruppo di controllo. Nonostante questo si può tuttavia affermare che il trattamento proposto ha evidenziato un miglioramento medio alla GDS di 11,30 punti e al MMSE di 2 punti.
Inoltre è stata verificata l’esistenza di un’associazione fra il miglioramento clinico ottenuto nelle due precedenti scale e la frequenza di partecipazione al trattamento integrato. Le evidenze ottenute incoraggiano l’inizio di nuovi ulteriori studi che potranno meglio approfondire quanto già descritto nel presente studio.
- Artoni Paolo 1,2
- De Bernardis Marco,2
- Chierici Maria Laura 2,
- Cameli Michela2
- Pecorari Miriam3
- Spotti Sonia2
- De Bernardis Elena,2
- Luca Pingani3
- Giuliano Turrini2
affiliation
- “Maria Luigia” Hospital – via Montepelato Nord, 41 – 43022 Monticelli Terme, Parma (Italy), ospedalemarialuigia.it
- Corresponding author – artoni@ospedalemarialuigia.it – https://orcid.org/0000-0002-9275-9772
- Azienda AUSL di Reggio Emilia
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