La tricotillomania fa parte del capitolo dei disturbi ossessivo compulsivi nel DSM-5 ed è caratterizzato dal comportamento compulsivo di strapparsi peli e capelli dal corpo. Questo disturbo porta spesso a calvizie, aumenta i livelli di stress del soggetto e mina le relazioni interpersonali. Il termine tricotillomania si deve al medico francese François Henri Hallopeau e deriva dal greco thrìx (capello), tìllō (strappare) e manìa (mania). Questo disturbo è caratterizzato dal “ricorrente bisogno di strapparsi peli o capelli per piacere, per gratificazione o alleviamento della tensione” e colpisce sia adulti che bambini. In casi molto gravi questo disturbo si associa alla tricofagia, ossia l’ingestione di peli e capelli strappati.
Sommario
Tricotillomania
La tricotillomania è un disturbo caratterizzato dall’incoercibile bisogno di giocare e strappare peli e capelli dal proprio corpo. Nonostante possa colpire a qualsiasi età è maggiormente frequente nei bambini e negli adolescenti. La tricotillomania è un disturbo che, per caratteristiche specifiche, è stato inserito nel capitolo dei dei “disturbi ossessivo compulsivi e correlati” nella nuova versione del DSM-5.
Nelle versioni precedenti del DSM (fino al DSM-IV-TR), la tricotillomania era inserita all’interno del capitolo dei disturbi del controllo degli impulsi. Il nuovo capitolo sui “disturbi ossessivo compulsivi e correlati” è maggiormente specifico e inquadra la tricotillomania all’intero di uno spettro di disturbi che risultano molto simili al disturbo ossessivo compulsivo (DOC). Infatti la ripetitività e la ritualità del comportamento tricotillomanico lo avvicinano molto al disturbo ossessivo compulsivo.
Prevalenza del disturbo
La prevalenza della tricotillomania nella popolazione generale è stimata attorno all’1-2%. Le donne sono maggiormente colpite da questo disturbo rispetto agli uomini con un rapporto di circa 10:1.
Tricotillomania sintomi
I sintomi caratteristici della tricotillomania sono collegati al ricorrente e compulsivo comportamento di strapparsi i peli del corpo. Spesso, ma non sempre, i primi punti dove si concentra questo comportamento compulsivo sono il cuoio capelluto e il viso. I punti più comuni sono:
- il cuoio capelluto
- le sopracciglia
- le ciglia
La tricotillomania può interessare qualsiasi parte del corpo dove siano presenti capelli o peli. Anche se raro, il disturbo può interessare anche altre parti del corpo come la zona pubica, le braccia, il collo e le gambe etc. In genere chi soffre di tricotillomania usa, per togliersi i peli, le proprie unghie, delle pinzette o altri strumenti. Nei casi più gravi la tricotillomania può portare ad una permanente perdita di peli o a danni alla pelle.
Spesso, ma non sempre, gli episodi compulsivi sono preceduti da un alto livello di tensione interna. Il comportamento c0mpulsivo è messo in atto in solitudine, a volte mentre si guarda la televisione, mentre si legge o si parla al telefono o si è alla guida. Alcune volte strapparsi i peli è un comportamento cosciente e deliberato, ma più frequentemente è un comportamento non consapevole e messo in atto in modo automatico.
Tricotillomania cause
Le cause della tricotillomania non sono del tutto comprese e sono legate a numerosi fattori. Nonostante le cause del disturbo non siano chiarite, sono stati identificati alcuni fattori di rischio:
- basi genetiche: studi hanno evidenziato come la familiarità sia un fattore di rischio per la tricotillomania (Ramot, 2013)
- ansia e stress prolungati: coloro che sono sottoposti ad eventi stressanti per un lungo periodo o vivono stati d’animo di ansia cronica possono sviluppare tricotillomania.
- eventi stressanti acuti: qualsiasi evento drammaticamente stressante può favorire la comparsa del disturbo.
- comorbilità psichiatriche: la tricotillomania può comparire in comorbilità con altri disturbi psichiatrici come ad esempio disturbi della personalità, disturbi ossessivo compulsivi, disturbi dell’umore, anoressia nervosa o bulimia.
Tricotillomania nei bambini
La tricotillomania può colpire qualsiasi individuo a qualsiasi età. E’ però vero che, tendenzialmente, chi soffre di questo disturbo ha iniziato a manifestare il disturbo quando era bambino. Infatti il picco di incidenza di tricotillomania nei bambini si colloca tra i 2 e i 6 anni di età. In questa fase della crescita dei bambini però, i sintomi del disturbo possono essere transitori.
Se invece compaiono in pre-adolescenza o in adolescenza, il disturbo tende ad essere più pervasivo e duraturo nel tempo. In genere i passaggi critici possono risultare particolarmente stressanti sia per bambini che per adolescenti. Ad esempio il passaggio dalla scuola elementare alla scuola media, l’inizio della pubertà, le dinamiche relazionali degli adolescenti na possono generare stress e favorire, in soggetti predisposti. sintomi della tricotillomania.
Le conseguenze della tricotillomania
Le conseguenze della tricotillomania sono diverse:
- Una delle conseguenze è l’alopecia, ossia il progressivo calo di capelli e peli fino alla scomparsa definitiva. A seconda del grado di gravità e delle durata del disturbo questa perdita può essere temporanea o permanente
- Inoltre, se presente, la tricofagia (l’ingestione dei peli dopo esserseli strappati) porta alla comparsa dei bezoari, ammassi di peli, che possono bloccare la funzione gastrointestinale.
- Anche la pelle subisce dei danni collegati alla tricotillomania, in particolare possono verificarsi dermatiti a livello del cuoio capelluto e nelle zone target dove vengono strappati i peli. Inoltre è possibile sviluppare dolore al cuoio capelluto, dovuto all’infiammazione dei follicoli piliferi danneggiati dal comportamento compulsivo.
Inoltre, oltre a danni fisici, sono presenti danni relativi alla sfera psicosociale. I comportamenti compulsivi della tricotillomania infatti portano spesso il soggetto a vergognarsi del proprio aspetto fisico (sopratutto dell’alopecia) e a ridurre i propri contatti sociali. Il senso di vergogna e la riduzione dei relazioni possono alimentare il disagio psicologico creando un circolo vizioso di evitamenti.
La cura della tricotillomania
La cura della tricotillomania può prevedere un trattamento farmacologico, psicoterapico o un’insieme dei due.
A livello psicoterapico non esiste un trattamento specifico, in genere la tricotillomania viene trattata similmente al disturbo ossessivo compulsivo, di cui condivide alcuni sintomi.
Habit Reverse Training
Uno degli approcci utilizzati nel trattamento della tricotillomania è l’Habit Reverse Training (HRT, allenamento dell’abitudine inversa, Rehm, 2015) L’HRT si basa sulla concettualizzazione che il sintomo principale della tricotillomania sia un comportamento condizionato a specifiche situazioni o eventi di cui il soggetto non è pienamente consapevole.
Lo strapparsi i capelli sarebbe quindi un comportamento rinforzato, che può essere trattato secondo i principi del comportamentismo classico. E’ quindi necessario comprendere in quali situazioni stressanti si presenti il sintomo per poi favorire la comparsa di comportamenti maggiormente funzionali.
Acceptance and Commitment Therapy
Altra forma di psicoterapia ad approccio cognitivo comportamentale è l’Acceptance and Commitment Therapy (ACT). Il principale obiettivo dell’ACT è quello di sviluppare un atteggiamento non giudicante e accogliente rispetto a tutte le esperienze emotive interne, anche quelle psicologicamente negative.
Secondo l’ACT infatti la maggior parte della sofferenza è legata al tentativo di controllare i contenuti mentali sgradevoli (pensieri, sensazioni, sentimenti, ed emozioni negative). Per maggiori informazioni potete contattarci cliccando sul pulsante qui di seguito.
Bibliografia
Anwar, S., & Jafferany, M. (2019). Trichotillomania: A psychopathological perspective and the psychiatric comorbidity of hair pulling. Acta Dermatovenerologica Alpina, Pannonica et Adriatica, 28(1), 33–36. https://doi.org/10.15570/actaapa.2019.7
Grant, J. E. (2019). Trichotillomania (hair pulling disorder). Indian Journal of Psychiatry, 61(Suppl 1), S136–S139. https://doi.org/10.4103/psychiatry.IndianJPsychiatry_529_18
Lamothe, H., Baleyte, J.-M., Mallet, L., & Pelissolo, A. (2020). Trichotillomania is more related to Tourette disorder than to obsessive-compulsive disorder. Revista Brasileira de Psiquiatria (Sao Paulo, Brazil : 1999), 42(1), 87–104. https://doi.org/10.1590/1516-4446-2019-0471
Cisoń, H., Kuś, A., Popowicz, E., Szyca, M., & Reich, A. (2018). Trichotillomania and Trichophagia: Modern Diagnostic and Therapeutic Methods. Dermatology and Therapy, 8(3), 389–398. https://doi.org/10.1007/s13555-018-0256-z
Melo, D. F., Lima, C. D. S., Piraccini, B. M., & Tosti, A. (2022). Trichotillomania: What Do We Know So Far? Skin Appendage Disorders, 8(1), 1–7. https://doi.org/10.1159/000518191
Kalia, S., & Adams, S. P. (2005). Dermacase: Hair loss on the scalp. Canadian Family Physician, 51(APR.), 509–510.
Eskeland, S. O., Moen, E., & Hummelen, B. (2018). Trikotillomani. Tidsskrift for Den Norske Laegeforening, 138(10). https://doi.org/10.4045/tidsskr.17.0599
Harrison, J. P., & Franklin, M. E. (2012). Pediatric trichotillomania. Current Psychiatry Reports, 14(3), 188–196. https://doi.org/10.1007/s11920-012-0269-8
Jafferany, M., & Patel, A. (2018). Therapeutic aspects of trichotillomania: A review of current treatment options. Primary Care Companion to the Journal of Clinical Psychiatry, 20(6). https://doi.org/10.4088/PCC.18nr02344
Grant, J. E., & Chamberlain, S. R. (2016). Trichotillomania. American Journal of Psychiatry, 173(9), 868–874. https://doi.org/10.1176/appi.ajp.2016.15111432