RICOVERO PER ANORESSIA NERVOSA

Il ricovero per anoressia nervosa risulta necessario in situazioni di particolare gravità che necessitano di un’ambiente protetto e di un percorso di cura quotidiano ed intensivo. Il ricovero si rende necessario quando il paziente manifesta sintomi importanti ed il calo di peso è significativo. Inoltre il ricovero è consigliato qualora gli interventi ambulatoriali siano risultati poco efficaci. Presso l’Ospedale Maria Luigia è previsto un percorso di ricovero per anoressia nervosa che punta ad affrontare i fattori primari e secondari che sostengono il disturbo del comportamento alimentare.

Il ricovero per anoressia nervosa

L’anoressia è un disturbo del comportamento alimentare e una delle malattie psichiatriche più gravi. La caratteristica principale dell’anoressia nervosa è la riduzione dell’introito calorico quotidiano con il conseguente calo del peso corporeo. Questo può causare importanti squilibri elettrolitici o altre problematiche medico-internistiche, con possibili danni nel medio lungo periodo, fino anche a conseguenze fatali. Oltre ai possibili problemi fisici inoltre, esiste una forte correlazione tra anoressia nervosa e suicidio; questo aumenta il tasso di letalità di questo disturbo alimentare.

Ricovero ed equipe multidisciplinare

Il percorso di cura dell’anoressia nervosa richiede, di norma, il lavoro di un’equipe di specialisti diversi, per trattare i diversi aspetti della malattia. L’apporto fornito dai singoli professionisti deve essere costantemente coordinato e condiviso, finalizzato al raggiungimento di obiettivi chiari e definiti.

All’Ospedale Maria Luigia, nel reparto per i disturbi alimentari, lavorano a stretto contatto psichiatri, medici internisti, psicologi- psicoterapeuti, tecnici della riabilitazione psichiatrica, dietisti ed infermieri. Il percorso di ricovero per anoressia presso l’Ospedale Maria Luigia si articola attorno ad alcuni capi saldi:

  • Recupero del peso corporeo e ripristino di un corretto regime alimentare
  • Psicoterapia individuale
  • Gruppi di riabilitazione
  • Cura del disturbo dell’immagine corporea
  • Gestione psichiatrica individualizzata

Recupero del peso corporeo

Durante il ricovero uno degli obiettivi principali è il recupero di un peso corporeo sano e la riorganizzazione degli schemi alimentari sia in termini di apporto calorico che di timing dei pasti. La necessità di ripristinare un corretto regime alimentare deriva non solo dall’urgenza di migliorare lo stato metabolico del soggetto ma anche di erodere uno dei principali fattori di mantenimento dell’anoressia nervosala sindrome da digiuno.

Il peso corporeo rappresenta, inoltre, un prezioso indicatore del miglioramento psicologico della persona e dell’efficacia del lavoro psicoterapeutico in atto. Il ripristino di un peso corporeo adeguato, durante il ricovero, avviene senza l’ausilio di presidi medici coercitivi.

Rialimentazione naturale e ricovero ospedaliero

Presso l’Ospedale Maria Luigia la nutrizione enterale e/o parenterale è sostituita dall’alimentazione naturale. Con variazioni dell’apporto calorico progressive e commisurate al fabbisogno energetico dell’individuo.

Durante il ricovero le pazienti affette da anoressia nervosa sono costantemente chiamate a svolgere un ruolo attivo e compartecipe. Diventare protagonisti del cambiamento rafforza il senso di autostima e di autoefficacia, lungo un cammino che conduce al riconoscimento di sé e della propria autonomia.

Nel recupero di un peso corporeo adeguato e di schemi alimentari sani le pazienti sono seguite individualmente dall’equipe medico-psicologica di concerto con l’attività del dietista.

Psicoterapia individuale

Durante il ricovero per anoressia nervosa il trattamento psicoterapeutico individuale rappresenta uno degli aspetti centrali nel percorso di cura. Secondo un modello teorico di riferimento di tipo cognitivo-comportamentale (aggiornato alla luce dei nuovi apporti forniti delle scienze del settore) le pazienti ricoverate sono invitate a riflettere sui propri vissuti interiori per affrontare aspetti dolorosi o problematici soggiacenti il disturbo alimentare.

Durante il ricovero gli obiettivi del lavoro psicologico si concentrano sul miglioramento dell’autostima, sulla riduzione del perfezionismo clinico e sulla gestione delle relazioni interpersonali. Particolare importanza viene data al riconoscimento e alla gestione delle emozioni, attraverso modalità funzionali che possano aiutare a gestire la propria esperienza emotiva in un ottica più sana. In alcuni casi può essere svolto un lavoro individuale focalizzato su esperienze traumatiche attraverso tecniche specifiche come l’EMDR.

Per maggiori informazioni rispetto ai percorsi di psicoterapia per anoressia nervosa è possibile leggere l’intervista alla dott.ssa Daniela Minneci.

Gruppi di riabilitazione

Oltre al lavoro psicoterapeutico individuale, le pazienti durante il ricovero partecipano ad attività di gruppo condotte da diverse figure professionali. Ci sono gruppi condotti da psichiatri, psicologi, tecnici della riabilitazione psichiatrica, e dietisti e vengono affrontate, in gruppo, differenti problematiche direttamente collegate ai disturbi alimentari. Durante i gruppi vengono affrontare problematiche relative al riconoscimento e alla gestione delle emozioni, alle relazioni interpersonali e allo sviluppo di strategie di gestione dei sintomi.

Gruppi psicoeducazionali

Particolare importanza rivestono i gruppi psicoeducazionali, interventi di gruppo condotti dal medico-psichiatra che puntano a informare i pazienti circa aspetti caratteristici dei processi psichici e in particolare dei disturbi alimentari; inoltre puntano a fornire anche informazioni medico-internistiche sulle conseguenze fisiche e psicologiche dei disturbi alimentari sulla salute del corpo.

Gruppi per i familiari

Durante il ricovero, i familiari delle pazienti vengono coinvolti in attività di gruppo, modulate secondo le più aggiornate metodologie internazionali di sostegno alla famiglia. Il percorso di empowerment della genitorialità e di cura e sostegno riservato alle famiglie segue le linee guida del New Maudsley Model

Il modello del New Mausdley è considerato ad oggi il percorso di cura più efficace di quelle che sono chiamate le “family based therapy”.

Cura del disturbo dell’immagine corporea

Altro aspetto centrale nel percorso di ricovero per anoressia proposto dall’Ospedale Maria Luigia troviamo la cura del disturbo dell’immagine corporea. Il disturbo dell’immagine corporea ovvero la percezione alterata del proprio corpo costituisce uno degli elementi nucleari nella psicopatologia dei disturbi dell’alimentazione.

La persistenza di tale problematica condiziona la prognosi dell’anoressia nervosa, facilitando le ricadute anche dopo la scomparsa dei sintomi alimentari. Durante il ricovero presso l’Ospedale Maria Luigia le pazienti affette da anoressia nervosa seguono un percorso specifico di cura specifico per il disturbo dell’immagine corporea.

Questa terapia affianca, completa ed integra gli altri interventi terapeutici previsti dal programma di cura. Al termine del percorso di ricovero ospedaliero le pazienti hanno la possibilità di completare e di affinare il lavoro sul corpo partecipando alle attività ambulatoriali appositamente studiate per la cura di questo disturbo. Come l’esposizione allo specchio, tecnica di esposizione allo specchio che si è rivelata efficace per il trattamento del disturbo dell’immagine corporea.

Gestione psichiatrica individualizzata

Il percorso di ricovero per anoressia nervosa prevede la presa in carico del paziente da parte di un’equipe multiprofessionale coordinata dal medico psichiatra. La gestione individualizzata prevede l’inserimento della paziente in attività terapeutiche settimanali individuali o di gruppo, specifiche per le condizioni fisiche e psichiche, oltre che motivazionali.

Terapia farmacologica

A livello farmacologico, il medico psichiatra può impostare, a seconda dei casi e in accordo con il paziente, la terapia farmacologica adeguata. Nonostante non esista una terapia farmacologica specifica per l’anoressia nervosa, è possibile impostare una cura per modularne la sintomatologia oppure agire su eventuali disturbi psichiatrici in comorbilità come depressionedisturbo d’ansia generalizzata, disturbi del sonnodisturbo ossessivo-compulsivo etc.

Le linee guida internazionali sono concordi nel raccomandare, nel trattamento dell’anoressia, che la terapia psicofarmacologica non sia l’unica forma di cura prevista ma che sia integrata da percorsi di psicoterapia e riabilitazione. Per maggiori informazioni sui percorsi di ricovero per anoressia nervosa è possibile contattare il nostro ospedale.

Approfondimenti

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Autori

dott. Franco Scita and dott. Paolo Artoni: Paolo Artoni è Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica presso l'Ospedale Maria Luigia