L’alcolismo è una malattia. Cronica, recidivante e ingravescente. Troppo spesso sottovalutato, l’abuso di alcol è causa di una delle patologie da dipendenza più gravi e difficili da trattare. Curare un alcolista non è sempre semplice, in quanto spesso chi ne è vittima, non riconoscere di avere un problema. Prendersi cura di un alcolista significa prima di tutto aiutarlo a riconoscere che ha un problema. Secondariamente essergli accanto lungo il percorso di cura e riabilitazione. Uscire dall’alcolismo si può, ma è necessario affidarsi.
Sommario
Che cos’è l’alcolismo?
Che cos’è l’alcolismo? L’alcolismo è una malattia. Forse tra le più gravi e difficili da combattere. Abusare di alcol porta a complicanze fisiche, psicologiche e sociali anche particolarmente gravi. Da anni infatti il Ministero della Salute promuove campagne di sensibilizzazione per affrontare questo grave problema ma continua ad essere una malattia molto sottovalutata.
All’Ospedale Maria Luigia è attivo da anni un protocollo di trattamento specifico per pazienti con abuso o dipendenza da alcol. Protocollo che negli anni ha visto una continua evoluzione, proprio per rispondere in modo sempre più efficace ed incisivo alla crescente complessità dei pazienti che presentano tali disturbi.
A parlarne è la dott.ssa Paola Bizzi, neurologo, psichiatra e responsabile medico del percorso di riabilitazione alcologica dell’Ospedale Maria Luigia. “L’alcolismo è una malattia grave, purtroppo ancora molto sottovalutata da pazienti e familiari. La grande diffusione dell’alcol come prodotto di consumo rende molto complesso per pazienti abusatori o dipendenti da alcol diventare consapevoli della loro grave condizione clinica”
Alcolismo vizio o malattia?
L’alcolismo non è un vizio ne una cattiva abitudine ma una malattia. Nonostante l’alcol sia una sostanza largamente diffusa nella nostra società è bene sottolineare la differenza tra un bevitore sociale e un alcolista. “L’aspetto più complesso da trattare con un paziente alcolista è fargli comprendere la natura del problema. L’alcolismo è una malattia, non una cattiva abitudine. Molti dei nostri pazienti, all’ingresso, sottovalutano la propria condizione e si percepiscono come bevitori moderati. Oppure si illudono che un percorso di trattamento possa portarli da una condizione di abuso ad una condizione di utilizzo moderato di alcol. Ma questo è impossibile. L’alcolista non potrà mai più diventare un bevitore sociale”
Come uscire dall’alcolismo
Uscire dall’alcolismo è difficile ed è per questo che è necessario l’intervento di specialisti nella dipendenza da alcol. Secondo quelle che sono le linee guida del ministero della salute e in accordo con i principali modelli di cura del paziente alcolista, il tema fondamentale riguarda l’astinenza totale. “Molti pazienti,” continua la dott.ssa Bizzi “all’ingresso in ospedale non sono consapevoli che la loro dipendenza è una malattia, curabile solamente attraverso l’astinenza. Molto spesso il primo passo del trattamento si concentra su questo, sul prendere consapevolezza della gravità del problema”. Per uscire dall’alcolismo il primo passo è comprendere ed accettare di avere un problema: unico modo per poter affidarsi e chiedere aiuto.
Per uscire dall’alcolismo è necessaria una scelta consapevole di astensione totale da qualsiasi sostanza alcolica. “Il paziente alcolista deve comprendere che la sua condizione è cronica, come l’ipotiroidismo, il diabete, l’ipertensione etc. E’ una patologia che va curata per tutta la vita e la cura è la completa sobrietà.” Questo è uno degli aspetti più difficili da far accettare ad un paziente. Ma è l’unica via di salvezza. “Una volta che si è conclamata la dipendenza, tornare indietro diventa impossibile. Un alcolista non potrà mai più tornare ad essere un bevitore sociale.”
Il ricovero per alcolisti
Presso l’Ospedale Maria Luigia è possibile affrontare un percorso di ricovero per alcolisti. L’Ospedale Maria Luigia è infatti da anni una clinica specialistica in cui si curano diversi disturbi in ambito specialistico. Nello specifico è presente un reparto della clinica e un percorso terapeutico e riabilitativo per la cura del paziente alcolista.
All’ingresso in clinica il paziente è sottoposto ad una serie di esami clinici per la valutazione di eventuali problematiche internistiche correlate all’abuso alcolico. Dopo una prima visita internistica i pazienti sono sottoposti ad esami di routine e, nel caso, esami più specifici, per fornire all’equipe curante un quadro completo delle condizioni del paziente. Il paziente è poi sottoposto a test psicologici per la valutazione personologica e l’inviduazione di eventuali disturbi psichiatrici correlati, come disturbi dell’umore o disturbi di personalità.
In genere il ricovero per gli alcolisti dura circa un mese. “Durante questo mese di ricovero si affrontano gli aspetti più urgenti” prosegue la dott.ssa Bizzi “e i pazienti ricevono un trattamento intensivo, ma non sufficiente. Il proseguo delle cure deve essere fatto a casa, attraverso numerosi ausili, ma sempre con l’obiettivo dell’astensione totale dall’alcol.”
Disintossicazione da alcol
Il percorso di disintossicazione da alcol prevede una prima fase in cui si valutano le condizioni di dipendenza. Può infatti essere necessario introdurre terapie per gestire la crisi d’astinenza da alcol. Questa fase è particolarmente cruciale e viene seguita attentamente da parte dell’equipe medica.
Curare il paziente alcolista
La cura del paziente alcolista prevede la partecipazione a terapie di gruppo e a colloqui individuali. Insieme al medico responsabile del caso vengono definiti gli obiettivi del ricovero e il paziente inizia a partecipare al percorso di cura. Particolare importanza nel percorso di ricovero è data alle terapie di gruppo. Secondo quanto si legge dalla letteratura internazionale, la terapia di gruppo risulta essere uno degli strumenti più efficaci per la cura del paziente alcolista. Gli obiettivi del percorso di ricovero sono:
- aumentare la motivazione al cambiamento.
- divenire maggiormente consapevoli della propria problematica.
- trovare nel gruppo un supporto al processo di cambiamento.
- una migliore gestione delle proprie emozioni.
Nel programma di riabilitazione alcologica attivo presso l’Ospedale Maria Luigia i gruppi sono così suddivisi:
1) Gruppi psicoeducazionali sugli effetti dell’alcol
Il percorso prevede la partecipazione settimanale a gruppi psicoeducazionali. Scopo dei gruppi psicoeducazionali è quello di far maturare ai pazienti una maggiore consapevolezza del proprio disturbo, avere maggiori informazioni rispetto ai rischi legati all’abuso alcolico favorendo così una maggiore disponibilità al cambiamento. “Molti pazienti” commenta la dott.ssa Bizzi “non sono consapevoli dei gravi danni dell’alcol. Oltre alle frequenti patologie epatiche e alle pancreatiti, l’abuso alcolico infatti causa polineuropatia, demenza alcolica, ipertensione. Non solo, l’alcol aumenta il rischio di contrarre tumori polmonari e neoplasie gastrointestinali”.
2) Gruppi di psicoterapia
I pazienti partecipano poi a gruppi di psicoterapia specifici per pazienti etilisti. Nei gruppi vengono analizzate le principali strategie di gestione del craving, si potenzia la motivazione al cambiamento e si aiutano i pazienti a prendere contatto con i propri valori, le proprie aspirazioni e desideri. “L’astinenza non è il fine” commenta la dott.ssa Bizzi “ma il mezzo con cui i pazienti possono preservare la loro salute e ricostruire una vita piena di significato”. I gruppi di psicoterapia sono ispirati ad un approccio psicoterapeutico chiamato “Acceptance and Commitment Therapy“, e sono condotti da uno psicologo.
3) Gruppi di riabilitazione per alcolisti
A completare il programma di cura per alcolismo i pazienti svolgono gruppi di riabilitazione per potenziare le proprie strategie di gestione emotiva. I gruppi di riabilitazione si ispirano ai più recenti sviluppi delle tecniche cognitivo comportamentali di gestione delle emozioni e dei modelli motivazionali.
I pazienti con abuso o dipendenza da alcol seguono quindi un programma articolato, pensato principalmente per migliorare la motivazione al cambiamento, per gestire in modo più funzionale le emozioni e diventare maggiormente consapevoli del problema di dipendenza. Una volta completato il percorso di ricovero in ospedale (che dura, in genere, 4 settimane) è comunque necessario proseguire il percorso personale una volta tornati a casa. Per mantenere alta la motivazione al cambiamento ed evitare future ricadute.
Per saperne di più sul nostro programma di Riabilitazione Alcologica
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