ALCOLISMO E GIOVANI
In questa intervista di Alberto Grossi ala dottoressa Paola Bizzi, medico psichiatra e neurologa e responsabile del percorso di cura e riabilitazione per pazienti affetti da alcolismo. Il tema di questa intervista è il rapporto tra giovani, giovani giovanissimi e l’alcol. L’alcolismo che non è da considerare, infatti, una cattiva abitudine, non un vizio, ma una malattia vera e propria, una delle cose che più colpisce la nostra società. E questa piaga dell’alcolismo si sta diffondendo sempre più tra i giovani e tra i giovanissimi.
Sommario
Alcolismo e giovani
Perché sempre più giovani oggi consumano in maniera abbondante alcool?
“L’esordio precoce dell’alcolismo è diventato una drammatica realtà. L’omologazione al gruppo e il desiderio di uscire dagli schemi sostiene spesso questa scelta. Il problema nasce dal fatto che sempre di più i ragazzi sono fragili, desiderano essere accettati dagli altri e gli effetti delle sostanze alcoliche a livello del sistema nervoso centrale permettono una maggiore simpatia, essere più disinvolti, più accattivanti.
E quindi questo porta un’induzione a comportamenti disfunzionali. Diciamo che l’alcol è un facilitatore di relazioni sociali. È un facilitatore di relazioni sociali ed è, come dicevo prima, un desiderio di omologazione a un gruppo. I miei amici lo fanno, lo faccio anch’io.
Questo è una trappola perché col fatto che appunto tutti lo fanno non viene considerata la gravità della scelta, la gravità delle conseguenze che si possono avere sul fisico.
Danni nell’alcol nei giovani
Quali sono i danni che l’alcol può causare in una persona di giovane età?
Allora innanzitutto bisogna considerare come i ragazzi desiderano appunto “uscire dagli schemi” e assumano quantitativi considerevoli di sostanze alcoliche proprio per trasgredire. Quindi un’assunzione rapida di sostanze alcoliche determina dei danni acuti e in seguito cronici.
Questo succede perché l’organismo del ragazzo ovviamente non ha uno sviluppo come l’organismo dell’adulto, quindi il sistema metabolico è diverso, per cui le sostanze tossiche che vengono prodotte dal metabolismo dell’alcol hanno un’azione più rapida sul sistema nervoso centrale.
Danni dell’alcol sull’organismo
Quindi da una parte abbiamo delle alterazioni della condotta, il più delle volte, un’alterazione della concentrazione, dell’attenzione, della memoria.
Questo proprio perché l’azione diretta delle sostanze alcoliche è tossica. Questo poi alla lunga determina dei danni che possono anche risultare cronici. Noi ci ricordiamo sempre del fegato quando parliamo di alcoolismo, in realtà visto che l’alcol è una sostanza tossica che viene veicolata all’interno dell’organismo, tutti gli organi e apparati possono essere colpiti e in particolare il danno più preoccupante lo si osserva a livello del sistema nervoso centrale, quindi del cervello.
Danni permanenti sull’organismo
Quali sono i danni permanenti che possono essere causati dall’alcol?
Quando parliamo di danni permanenti possiamo ragionare su due fronti, su quello più organico, con ragazzi che possono avere deficit cognitivi, come dicevo appunto di attenzione, di memoria, di concentrazione.
Inoltre possiamo avere come, conseguenza di questo, alterazioni della condotta, quindi con comportamenti a volte aggressivi, violenti o con un discontrolo degli impulsi, con una incapacità a valutare le conseguenze delle loro azioni azioni.
Inoltre, paradossalmente, se prima l’alcol favorisce la socializzazione, successivamente la inibisce. Troviamo infatti ragazzi di 12 anni, 13 anni che abusano di sostanze alcoliche che difficilmente si integrano nel gruppo sociale. Quindi questo determina un isolamento da parte degli altri, perché comunque poi il ragazzo è difficile e diverso e viene alla fine isolato.
Alcohol pops e giovani
Ecco, a questo proposito l’alcol è molto, come dire, suggestivo, è molto suadente nei suoi modi. Quando parliamo ad esempio di alcohol pops, parliamo di bevande che all’apparenza sono simpatiche anche per come vengono presentate, e per come sono confezionate.
In realtà sono poi bevande che hanno un contenuto un pochettino minore di alcol ma sono pericolose e nocive, se assunte in grosse quantità. Le alcohol pops sono sicuramente bevande insidiose, proprio per la loro caratteristica. Nel senso che sono bevande a basso tasso alcolico, circa attorno ai 6-8 gradi che vengono confezionate con vino, birra, super alcolici e succhi di frutta.
Il tasso alcolico è quindi basso, questo però produce una sorta di assuefazione alla bevanda alcolica e di conseguenza apre un po’ la strada a quelle che possono essere delle condizioni di dipendenza. Sono anche un po’ più facili da assumere.
Purtroppo però aprono la porta a ben altro, la birra è una delle bevande più frequentemente utilizzate dai ragazzi, e poi i super alcolici che hanno questa capacità rapida di alterare la coscienza. Il motivo vero per cui questi ragazzi utilizzano alcolici infatti non è tanto la piacevolezza della bevanda in sè quanto piuttosto l’effetto che fa.
Quali strategie di prevenzione possibili?
Io credo che il problema sia complesso. Sono convinta che si debba fare una prevenzione primaria, a età precocissima. E visto che l’esordio preoce dell’alcolismo è 12-13 anni, io credo che dovremmo iniziare a andare nelle scuole, con un linguaggio adeguato, negli ultimi anni delle scuole elementari.
E lì spiegare un po’ quello che può essere la differenza tra l’uso moderato e l’abuso. E di conseguenza con un linguaggio adatto andare avanti nel tempo. Proprio perché io sono convinta che la conoscenza sia l’unica strada.
Arrivare troppo tardi e spiegare magari ai ragazzi delle scuole superiori, delle prime scuole superiori, i danni dell’alcol, credo che sia troppo tardi.
Ultima domanda, a livello di incidenza c’è differenza tra maschi e femmine?
L’incidenza è complementare, i ragazzi e le ragazze indistintamente, forse quasi quasi più ragazze sono esposte a forme di alcolismo precoce. In età adulta l’alcolismo è sicuramente più frequente negli uomini, anche se l’alcolismo femminile ha incrementato il numero delle donne malate o comunque che vengono alla nostra conoscenza.