GESTIRE LE EMOZIONI CON I PROPRI BAMBINI

Gestire le emozioni con i propri bambini. Il corso Leaves per affrontare gli aspetti più critici della genitorialità e migliorare la relazione con i propri figli. “Il vostro miglior insegnante vive con voi”, riferisce S. Stiffelman ai genitori che incontra quotidianamente nella sua pratica clinica. Molto spesso infatti le problematiche relazionali tra genitori e figli costituiscono un’ottima occasione per l’adulto di fermarsi e lavorare su di sé per essere un genitore più attento. Per aiutare i genitori a diventare più consapevoli il corso “gestire le emozioni con i propri bambini”. Il ciclo di incontri si svolgerà nelle serate del 7, 14, 21, 28 novembre dalle 19.30 alle 21.00.

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Gestire le emozioni

Gestire le emozioni non è sempre semplice. Tante volte la stanchezza, lo stress, le preoccupazioni ci rendono più nervosi e meno in grado di gestire le emozioni. Non di rado difficoltà di gestione del comportamento o manifestazioni emotive negative (ad esempio pianti e strilli) nel bambino, suscitano nell’adulto inevitabilmente stati emotivi disagevoli, quali rabbia, frustrazione, inadeguatezza, vergogna.

In presenza di queste emozioni è normale mettere in atto comportamenti reattivi, volti a ripristinare lo stato di quiete, quando possibile o a definire “chi detta le regole”, quando va bene. Talvolta nonostante gli sforzi, entrambe gli obiettivi non vengono raggiunti, restando in balia del bambino e dei suoi comportamenti. Siamo preda di emozioni negative e aumenta in noi la percezione di non riuscire a trovare una soluzione.

Tutti noi, adulti e bambini, siamo soggetti a forti emozioni ed è normale perdere il controllo del proprio comportamento. E’ esperienza di tutti infatti che, quando la stanchezza aumenta e ci sentiamo senza energie, gestire le emozioni non è facile e la nostra soglia di tolleranza alle frustrazioni si abbassa. Tendiamo ad essere più secchi, meno accoglienti, di fatto riducendo la qualità del nostro “essere” in relazione. Gestire le emozioni diventa quindi un’esigenza per migliorare le nostre capacità genitoriali. Ma anche per migliorare la relazione genitore-bambino.

Gestire le emozioni con i propri bambini

Imparare a gestire le nostre emozioni con i bambini è fondamentale. Infatti se impariamo a riconoscere quali situazioni più facilmente ci portano a perdere il controllo e quali emozioni più facilmente interferiscono sul nostro comportamento, abbiamo più probabilità di riprendere le redini nei momenti critici. Questo comporta alcune capacità:

  1. riconoscere le situazioni critiche.
  2. ascoltare e riconoscere quali emozioni si attivano dentro di noi.
  3. accettare di modificare il nostro atteggiamento verso le emozioni che proviamo.
  4. accettare di modificare il nostro atteggiamento verso il bambino.

La relazione genitore figlio è come una nave in mare aperto. Ogni nave ha bisogno di un capitano che guidi la scialuppa quando il mare è in tempesta. Così, ogni bambino ha bisogno di un punto di riferimento accogliente e sicuro per affrontare le avventure della crescita, giorno dopo giorno.

Riconoscere l’esperienza

Ecco perché è così importante che il genitore impari a riconoscere l’esperienza che vive per prendersi cura del proprio bambino. Le avventure quotidiane sono condivise e coinvolgono le aspettative degli adulti su come vorrebbero essere come genitori, o di come vorrebbero che fosse il proprio figlio. Anche questi pensieri possono avere una notevole incidenza e diventare fattori di stress che possono interferire sul comportamento del genitore. Riconoscere e accogliere l’esperienza che viviamo così com’è, non rende la realtà meno faticosa o meno frustrante, ma offre un concreto punto di partenza per affrontarla. Il segreto non è lasciar andare via le esperienze sgradevoli, ma far pace con esse. Smettere di respingere la realtà ed iniziare ad riconoscere quanto sia difficile e dolorosa in alcuni momenti. Questo comporta la capacità di riconoscere e accogliere l’esperienza invece di essere rapiti dalle storie e dalle convinzioni che attraversano la mente.

Coltivare la consapevolezza e abbandonare le idealizzazioni

Quando la mente viene rapita dall’ideale di figlio che si vorrebbe, è facile provare irritazione verso alcuni suoi comportamenti, perché li si osserva paragonando il figlio vero a quello ideale. Molto spesso questo non è un processo consapevole. Tuttavia l’irritazione nasce dalla non accettazione e dall’aspettativa (per esempio “non dovrebbe essere così maldestro o così poco collaborativo a questa età”). Ma è proprio questo il punto chiave: la consapevolezza. Coltivare la consapevolezza circa il modo in cui gli adulti funzionano in relazione ai propri bambini è il terreno che permette di riconoscere gli aspetti sui quali loro per primi possono imparare a muoversi per andare nella direzione del genitore che desiderano essere.

Come afferma E. Tolle, “Se c’è consapevolezza, o presenza, si diventa consci dei propri schemi mentali, emotivi e comportamentali. Si comincia ad avere una scelta”. Diventa così un nuovo punto di partenza quello di riconoscere la rabbia che si sperimenta quando il bambino non esegue un compito, l’imbarazzo di fronte ad un capriccio inconsolabile in mezzo alla gente, l’impotenza di fronte ad emozioni negative per un fallimento o una sconfitta, le aspettative di come si dovrebbe comportare un “buon genitore” e un “buon figlio”.

Gestire le emozioni con i propri bambini: il corso

“Gestire le emozioni con i propri bambini” ci racconta la dott.ssa Cristina Magni, psicologo e psicoterapeuta “è il titolo di un corso che proponiamo ai genitori. Il corso, insegnando nuovi modi di gestione delle emozioni con i bambini, vuole aiutare i genitori a coltivare una nuova prospettiva. Aiutarli così ad adottare risposte più funzionali ad affrontare queste emozioni e metter in atto comportamenti nuovi e più coerenti con se stessi. Un cambiamento nella relazione che ha una ricaduta educativa anche sul bambino circa il modo in cui affrontare le tempeste emotive. “I bambini non sono mai stati molto bravi ad ascoltare gli adulti, ma non hanno mai fallito nell’imitarli” (James A. Baldwin). Così un genitore che risponde con calma provando fastidio, sostiene il bambino di fronte agli imprevisti, accompagna senza sostituirsi nei momenti di difficoltà, riprende il proprio ruolo diventando un riferimento per navigare in sicurezza in mezzo alle avventure della vita.

Per iscriversi al corso

Il corso, che inizia martedì 7 novembre, si articola per quattro martedì di fila, dalle 19.30 alle 21.00, presso il Poliambulatorio dell’Ospedale Maria Luigia. Il corso prevedrà contributi teorici ma soprattutto esercizi esperienziali, in modo da poter iniziare a gustare, proprio durante le serate, una diversa possibilità di stare in relazione. Durante le serate, attraverso esercizi di mindfulness e metafore, i partecipanti potranno prendere contatto con le proprie emozioni e i propri vissuti, per conoscere meglio se stessi e poter arricchire e coltivare il senso profondo del loro essere genitori.

Gestire le emozioni con i propri bambini

Conduttori: dott.ssa Cristina Magni e dott. Enea Filimberti

Incontri: 7, 14, 21, 28 novembre 2017

Costo complessivo: 100€

n.b le iscrizioni al corso terminano domenica 5 novembre

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Autore

dott. Paolo Artoni: Paolo Artoni è Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica presso l'Ospedale Maria Luigia